Cocoon - Oh My God

0

Category : , , , , ,




Occhio, questi sono francesi.
Per di più sono più giovani di me. Di solito non ci bado o non mi capita di leggerlo, e quindi credo di essere ancora in tempo per sfondare. Un adolescente, tipo. Invece non lo sono e non so neanche suonare quindi forse è meglio che basta. Come nel calcio, che la metà dei giocatori di serie A avrà meno di 25 anni. Io invece ho iniziato tre mesi fa. Faccio il portiere in una squadra della peggior divisione del campionato amatoriale CSI. Sono bravissimo, eh, però ormai in serie A non ci arrivo più.
Così come un disco come questi Cocoon ormai non lo faccio. Pazienza, anche se quest'album è già disco d'oro in Francia. Suonano canzoncine semplici semplici: due accordi arpeggiati, la ragazzina che preme sette tasti di pianoforte (in 3 minuti), gli archi dietro che glieli ha arrangiati qualcun altro, le melodie già sentite e risentite. E la produzione delle grandi occasioni.
Vorrei stroncare, insomma. Però funziona, mi sa che il disco finisce che lo consumo volentieri.

Il video non ho ancora deciso. Mi piacciono i disegni? No, non tanto. Però non trovo che nel complesso tratteggi una desolazione efficacissima? Già. E l'animazione che praticamente non esiste? Quella mi urta un po'. Però il panda che sgranocchia bambù al drive-in? Gli voglio bene. E quindi? Sei e mezzo. Diretto da lui e lui.

Canzone 6.8
Video 6.5


Mogwai - How To Be A Werewolf

0

Category : , , , , ,




In questi giorni sono pigro. Sarà che avrei un sacco di altre cose da fare, ma la voglia di nuovi post latita. Questo mi ero ripromesso di farlo da un po', non posso più rimandare. Sarò comunque laconico.

Vi riassumo la storia. James Bowthorpe è un tizio che ha fatto il giro del mondo in 174 giorni. Antony Crook è un fotografo che quest'estate l'ha seguito in Norvegia per girare un corto sul "non mollare mai". I Mogwai sono la band i cui demo Crook ascoltava durante la ricerca delle location. Finisce che i Mogwai per il corto registrano un versione leggermente diversa del pezzo "How To Be A Werewolf" che sarà contenuto in Hardcore Will Never Die But You Will, in uscita a gennaio. Tutto questo l'ho letto qui.

Detto ciò, i Mogwai son bravi ma non li ascolto da anni. Non mi servono più. Le immagini del video sono perfette. Essendo canzone e video una cucita sull'altro (o viceversa), il risultato è esteticamente impeccabile. Rimane però un po' leggerino.

Canzone 6.3
Video 7.0


Grinderman - Evil

0

Category : , , , ,



Il Vampyroteuthis Infernalis, meglio conosciuto come calamaro vampiro, è un cefalopode dal sangue blu che vive nelle profondità prive di luce degli oceani temperati e tropicali. Si ciba prevalentemente di crostacei di piccole dimensioni, si difende emettendo nuvole di muco bluastro luminescente e, che io sappia, non è ancora diventato protagonista di un film della Asylum (bisognerebbe chiedere ai 400 calci).
È invece il protagonista di questo video dei Grinderman girato da John Hillcoat, il regista di The Proposition e The Road. Non so il calamaro, ma io mi offenderei a essere preso come soggetto per un video che si chiama "Male". A meno che non sia una trappola e l'australiano ci stia dicendo che in realtà il Male è il co-protagonista, un canarino arancione che ruota la testa come Linda Blair nell'Esorcista. In questo caso il video mi starebbe anche simpatico. Ma poi mostra il calamaro che si rivolta come un guanto e noi pensiamo "oh no, allora è veramente lui il cattivo". Bastardo, John Hillcoat: lui si è solo rifugiato nella "posizione ad ananas", nella quale "inverte la sua tunica sopra il corpo, presentando una forma apparentemente più grossa e molto più scura coperta di cirri innocui ma apparentemente minacciosi" (da Wikipedia). Insomma, si è spaventato. E rimane totalmente inoffensivo essendo lungo massimo 30 cm, tentacoli compresi.
Per concludere, il più squallido caso di strumentalizzazione di un calamaro vampiro a cui io abbia mai assistito. Il Male siete voi.

Per la cronaca, video e canzone sono pallosi, nonostante i 2 minuti e 59 secondi (salvo il primo perchè un po' suggestivo lo è). Complimenti.

Canzone 5.4
Video 6.2


Sam Prekop - The Silhouettes

0

Category : , , , , ,




Qualche mese fa Sam Prekop dei Sea and Cake se n'è uscito con un terzo album solista che non aveva niente a che fare coi due precedenti. Fissando come regole quelle di: 1) niente vocals; 2) niente chitarre; 3) niente battiti, ha registrato 9 brani elettronici difficilmente catalogabili. Il suono è quasi esclusivamente quello di un sintetizzatore modulare e quindi il materiale è fondamentalmente improvvisazione riarrangiata da Prekop nei mesi invernali dello scorso anno. Album sperimentale, ma curiosamente accessibile perchè percorso da trame necessariamente da seguire e ricostruire. Non aspettatevi niente come "The Silhouettes", però: il grosso dell'album è più astratto, più droneggiante e glitcheggiante; le "melodie" si sviluppano quando meno ce lo si aspetta.

Il video è di delicatezza rara. Jordan Kim dirige un'animazione caratterizzata da colori pastello sfumati con naturalezza, dove la cura e il rigore delle forme realizzano un capolavoro di design. La trama è infantilmente poetica e adorabile, oltre che misurata sulla musica. Piacerà sicuramente a Sam Prekop che è anche un pittore.

Canzone 7.3
Video 8.1


Oh No Ono - The Tea Party

0

Category : , , , , ,




E torniamo a parlare di Danimarca dopo la digressione su Skive nel post su Mind, Drips dei Neon Indian. Divertente quel post, eh?
Stavolta invece che a Skive andiamo ad Aalborg, che a differenza della prima almeno qualche volta l'abbiamo sentita nominare. Coppa UEFA, secondo me. Da Aalborg provengono gli Oh No Ono, che come monicker mi piace, sa di negazione della tipa di John Lennon. Eggs, l'album da cui è tratta "The Tea Party", ricorda vagamente gli Animal Collective, dove il "vagamente" ha da intendersi come "gli piacerebbe" (oltre che come "poco, ma l'ho letto in una recensione"). Se infatti la musica è fatta da strutture pop su cui si innestano deviazioni psichedeliche, qui il suono e gli effetti non sono abbastanza devianti, c'è fin troppa melodia (a volte stucchevole) e le tracce di Animal Collective si riducono ai filtri applicati alla voce altissima del cantante. Gli episodi più riusciti rimangono allora i più quadrati: questa per esempio mi piace tanto, giusto per ricordarvi che i suoni ottantiani mi fregano sempre.

Anche il video è derivativo degli AC: vi ricordate "Who Could Win A Rabbit"? Anche qui ci sono pupazzi su ruote, anche qui uno cade. Ma mentre là c'era la violenza, qua c'è emarginazione e moto da cross. Insomma, tutto un po' moscio. Diretto da Tobias Stretch.

Canzone 5.3 (l'album è meglio)
Video 6.1

!!! - Jamie My Intentions Are Bass

0

Category : , , , , ,




Un po' in ritardo, ma bel video per una band a cui volevamo tanto bene.
Non è plurale maiestatis, è che scommetto che sette anni fa anche voi pensavate fossero la cosa più fica del pianeta. Vi ricordate i bei tempi di Me And Giuliani Down By The Schoolyard? Beh, riascoltatevela lo stesso.
Con gli anni l'hype è calato e quest'ultimo Strange Weather, Isn't It, chi è che l'ha veramente cagato? Non io. Poi però capita di vedere questo video e ci si pente. "Jamie My Intentions Are Bass" è ancora il meglio che c'è in giro nel dance-punk-funk. Sarò felice di essere smentito, se ne siete in grado.

Il video è abbastanza impeccabile. Si apre con dei titoli di testa fantastici e poi segue il cantante nella sua ricerca di Jamie, nel cui vaso vuole piantare i suoi fiori. Di solito sono moralista e non sopporto la sessualità maschilista del 75% dei video, ma qua mi diverto e apprezzo l'ironia e la maestria del regista Saman Keshavarz. Grandissimi la gestione degli spazi e il montaggio che permettono prima un finto piano sequenza e poi ritmo e forza nelle allusioni sessuali. Belli anche colori, costumi e ambientazione anni '60.

Canzone 7.5
Video 7.8


Benoît Pioulard - Lasted

1

Category : , , , , , , , ,



Se non sapete chi è Thomas Meluch, in arte Benoît Pioulard, avete scaricato-comprato-ascoltato gli album sbagliati negli ultimi anni. In particolare avete segato di brutto gli ascolti del 2006, anno in cui è uscito il suo primo album su Kranky Records, Précis. "Triggering Back" fu il mio pezzo di quei 12 mesi.
Adesso avete l'occasione di essere un po' più tempestivi con Lasted, terza fatica giunta dopo un paio di settepollici. Altro capolavoro, coniuga come nient'altro forze centrifughe e centripete: da una parte l'intimismo e l'introspezione di un cantautorato a bassa fedeltà, fatto di registrazioni casalinghe e di semplici accordi folk; dall'altra, le fughe verso i paesaggi sonori continuamente evocati da field recordings, droni, suoni trovati.. Pop e musique concrète, uno la morte dell'altra.
La title-track in questione è uno dei pezzi più orecchiabili del disco e bisogna concentrarsi per cogliere i rumori (altrove dominanti) di fondo che ne moltiplicano la trama.

Il video è diretto da Church & Steak, duo di filmmaker(s) (non so mai se usare la esse per i plurali se sto scrivendo in italiano.. cosa dice la Crusca?) composto da Josh Lowman e Rinee Shah. È ispirato a La Jetée (se non sapete cos'è, avete segato di brutto le vostre visioni nel 1962), ma se questo non l'avessi letto non me ne sarei accorto. In ogni caso, è un corto d'animazione in bianco e nero, colto e suggestivo a sufficienza.

Canzone 7.2
Video 7.6


Ariel Pink's Haunted Graffiti - Round & Round

0

Category : , , ,




Non so da dove partire per parlare del video-barra-la-canzone qui sopra. Principalmente per il fatto che ho appena scoperto che è La Canzone Dell'Anno secondo Pitchfork, il che nel mondo dell'indie equivale a un Golden Globe come migliore attore nel mondo del cinema. Oppure a finire Persona dell'Anno sul Time nel mondo delle persone. Oppure chi più ne ha più ne metta.
E non so cosa dire perchè "Round And Round" mi sembra un po' sottotono per piazzarsi in testa alla classifica dei cento pezzi più belli di un intero anno. Cazzo, è tanta roba.
Fermi però, io sottotono lo intendo in senso letterale, non figurato. La canzone (e l'intero disco) è fatta di suoni soffusi, bassi volumi, toni vagamente confidenziali, ritmi rilassati... Uso i puntini di sospensione per convincervi ulteriormente... Quello che mi stupisce è come una gemma così delicata, così sobria, possa avere a che fare con Kanye West e LCD Soundsystem e batterli per conquistare il gradino più alto del podio. Lei ha quest'aria un po' disinteressata da b-side, non gliene frega niente delle vostre classifiche. Saranno rigurgiti di gelosia indie adolescenziale, ma io non son contento che sia stata trattata così.
Adesso la ritroverete in playlist tra l'hip-hop e l'electro e qualcuno che la sente fuori contesto dirà "insipida".
Verrà remixata, la metteranno nei club e le piste si svuoteranno.
Le folle si ritroveranno fuori la sede di Pitchfork a protestare coi forconi.
Ok, troppo apocalittico, però insomma ci siamo capiti, no? Il discorso del perchè mi faceva strano. Ecco.
Pezzo strepitoso, album strepitoso.

E il video è eèpoeééf, come direbbe un mio amico per mostrare la sua approvazione. L'ha girato Wayne Coyne con l'iPhone. Cioè, proprio come dire "vaffanculo al video di Kanye West da 35 minuti". Poi questa gente qua ha aggiunto il rumore visivo (consigliano di scaricare da Vimeo per apprezzare meglio). Nel video oltre al gruppo che suona c'è il latte materno donato da trenta donne ad Ariel Pink. È tutto così intimo che quasi mi emoziono. Sì, avevo detto che non mi piacevano i video coi musicisti ma qui siamo l'occhio e il braccio di Wayne Coyne.

Canzone 8.3
Video 7.2


Broken Social Scene - Texico Bitches

0

Category : , , , ,




Cominciamo in scioltezza la settimana con un bel video di un gruppo che piace a tutti. Non sono tra i miei preferiti, ma i Broken Social Scene il loro mestiere lo fanno bene. Poi comunque sono tantissimi, ti menano come e quando vogliono. Meglio volare bassi.
L'ultimo Forgiveness About Rock è uscito a maggio (su Arts and Crafts) e la cosa più bella è che è prodotto da John McEntire, quello dei Tortoise e dei Sea and Cake. "Texico Bitches" è un pezzo indie rock senza fronzoli, orecchiabile come il grosso dell'album, ma trascurabile rispetto a perle come "All To All" o "Sentimental X's", insomma quelle dove cantano le tipe.

Thibaut Duverneix dirige un video simpatico dove invece che fare la guerra si fa l'amore. Seminudi, sull'erba e innaffiati di petrolio. Bene, a noi il pudore tanto non piace.

Viva Emily Haines, comunque.

Canzone 6.3
Video 7.3


Radio Dept - Never Follow Suit

0

Category : , , , , , ,




Altra canzone da un album che non ho ascoltato, nonostante loro mi piacciano molto. A questo punto la domanda sorge spontanea: cosa sto a farci qui sopra?
Stavolta almeno vedrò di rimediare, visto che Pitchfork, NME, PopMatters, Indie For Bunnies e Drowned In Sound (troppa fatica mettere i link) giudicano Clinging To A Scheme con voti superiori all'8/10.
Quello che posso dire è che i suoni sono sempre quelli: voci da dream pop svedese, chitarre alla Sarah Records, molta nostalgia ottantiana e un po' di sana attitudine DIY che rende il tutto intimo come una cameretta dai colori pastello. I ritmi vagamente dub sorprendono per un attimo, poi tutto quadra. Come succede sempre coi Radio Dept., "Never Follow Suit" è un pezzo così delicato da conquistarti con l'aumentare del numero di ascolti. Credo di essere a 5 in questo momento.

Il video, girato da Jens Henricson, è fatto di dissolvenze e sfocature che non si risolvono e di inquadrature che tendono all'astrazione della forma. I colori sono perfetti e l'atmosfera risulta giustamente eterea, ma le immagini in negativo verso la fine non mi convincono. Compitino.

Canzone 7.1
Video 5.5


Neon Indian - Mind, Drips

0

Category : , , , , ,




Questo ormai l'avrete già visto e sentito tutti. Avrete anche già letto dei sintetizzatori video e del fatto che in quest'occasione vengono usati per la prima volta. Al massimo io posso dirvi che potete ordinarli su questo sito, che il tizio che l'ha girato si chiama Lars Larsen e che in Danimarca c'è un calciatore che ha il suo stesso nome.
Questo calciatore gioca nello Skive IK, squadra di Skive, cittadina di circa 20.000 abitanti situata nel bel mezzo della penisola dello Jutland. Se volete andarci vi consiglio di cercare un volo per Aarhus che si trova a soli 90 km da Skive.
Ok, non c'entra.
È che a me gli effetti col sintetizzatore di questo video non dicono niente. La cosa che mi emoziona di più è il buco nel letto. Poi magari fra 100 anni Lars Larsen varrà come i fratelli Lumière. Lars Larsen l'artista multimediale, non il calciatore.

La canzone non mi dispiace e l'album da cui è tratta è stato giudicato uno dei migliori dell'anno, ma si parla dell'anno scorso. Io non l'ho neanche sentito. Ormai è troppo tardi.
Mi sento inadeguato.

Canzone 6.4
Video 5.2


P.S.
Se volete sapere qualcosa dell'album leggetene qui o qui.

Hauschka - The Key (Children)

0

Category : , , , , ,



"The Key" è il nome del cortometraggio, "Children" il nome del brano tratto dall'ultimo album di Hauschka. Pubblicato due mesi fa su FatCat Records, non è ancora entrato in mio possesso. Quindi non so cosa dirvi. Ah no, fermi tutti, sta in streaming su SoundCloud!

Hauschka - Foreign Landscapes by Hauschkamusic
Bello, eh? Fino a un mese fa non sapevo neanche cosa fosse un blog e adesso, guardatemi! Multimediale! Spero solo che il tutto non sia troppo pesante...
Tornando ad Hauschka: mentre scrivo ascolto il disco e la prima reazione è di stupore. Correggetemi se sbaglio, ma Hauschka non era solo pianoforte preparato? Qui invece c'è un'intera orchestra. Bello, ma io preferivo qualcosa di più minimale, al massimo un paio d'archi. Le sperimentazioni sul piano si ritirano sul fondo e diventano giusto una nota di colore, non più la sostanza del suono. Ascoltate "Early In The Park" o "Kouseiji" per capire cosa ricordavo. De gustibus, in fondo questo Foreign Landscapes rimane un disco di valore, più complesso e maturo dei precedenti.

"The Key" è girato da Jeff Desom ed è molto simpatico. Il viaggio della ragazza col pianoforte si sposa perfettamente con l'incedere incalzante di "Children"; bene la recitazione; suggestivi i paesaggi; sempre interessanti inquadrature e movimenti. Sorrido. :)

Canzone 7.0
Video 8.0


Daft Punk - Derezzed

1

Category : , , , , , ,



Dal film più atteso dell'anno, la colonna sonora più attesa dell'anno. Realizzata dal gruppo più atteso di sempre: in 17 anni di carriera i Daft Punk hanno pubblicato solamente tre dischi in studio ed era dal 2006 che non usciva qualcosa.
Quest'ultimo album non l'ho sentito, così come non ho visto il film (esce fra un mese in Italia e la settimana prossima nel resto del mondo), ma sono così affezionato al Tron originale che non sarò minimamente oggettivo: video e canzone sono capolavori.
No, scherzo.
Diciamo innanzitutto che l'operazione è abbastanza facile, tipo un rigore a porta vuota: il Tron originale è un cult che ha influenzato i due fin da quando erano bambini; il nuovo potrebbe essere il film più costoso della storia del cinema ed è chiaramente fatto apposta per loro (o viceversa?). E infatti video e canzone non deludono, complice la durata inferiore ai 3 minuti.
La canzone non sorprende, è la loro classica electro-house e non vediamo l'ora di sentirla sui dancefloor di tutto il mondo. (In realtà io sono vecchio, stanco e a ballare non ci vado più.)

Il video invece sorprende, perchè all'estetica fighetta e luccicante di Tron: Legacy preferisce quella di Tron. I due dj entrano da Flynn's, inseriscono due gettoni in un videogame chiamato "Derezzed" e si ritrovano nei paesaggi in primitiva computer grafica del film dell'82. Giusto tributo alle visioni che 30 anni fa hanno lasciato segni nell'immaginario più profondi di quanto mai potrà fare il nuovo film.

Canzone 7.0
Video 7.6
(per la scelta)

Flying Lotus - Zodiac Shit

1

Category : , , , , , ,



La Warp forse non è più l'etichetta più cool del mondo, l'IDM ormai puzza un po' di stantio e Aphex Twin ha 40 anni. Ma nonostante le trenodie cantate in rete, almeno due dei dischi migliori di quest'anno sono pubblicati da loro: Gonjasufi (che a me non ha fatto impazzire) e l'ultimo Flying Lotus. Cosmogramma non è perfetto, ma è un mirabile viaggio multidirezionale che tocca hip-hop, free-jazz, house, funk e chi più ne ha più ne metta. Impossibile estrarne "canzoni", anche se la presenza di Thom Yorke parrebbe suggerire il contrario. Tra sampling di scuola J Dilla e massiccia presenza di strumenti suonati dal vivo, l'album significa molto di più della somma delle sue parti.
"Zodiac Shit" da sola non descrive abbastanza. Suona come un collage alla Dj Shadow, ovvero una solida base ritmica che viene espansa da un campionamento orchestrale.

Il video replica perfettamente la continua mutevolezza del suono, la sua costruzione, il suo continuo rimandare ad altro, dentro o fuori i confini del disco. Le animazioni di Adam Fuchs, in arte Lilfuchs, raccontano uno zodiaco animale in cui tutto è diverso da se stesso, in cui linee e colori si piegano e modificano per descrivere paesaggi mentali. Così come fanno i dischi di Steven Ellison, in arte Flying Lotus.

Canzone 8.3 (perchè frammento del disco)
Video 7.5


Baustelle - Gomma

0

Category : , , ,




Molto veloce che poi devo andare a cena.
A dieci anni di distanza i Baustelle ripubblicano Sussidiario Illustrato Della Giovinezza, il loro primo disco autoprodotto e ormai introvabile. Nel frattempo loro sono diventati famosi (ok, perchè a me i primi due dischi non dispiacevano) e antipatici. Sono insopportabili perfino le loro pagine Wikipedia: "come traspare dal titolo, si tratta di un album molto intimistico, quasi un concept album, che raccoglie canzoni espressive di un'adolescenza torbida, ironica, appassionata, romantica e tutta italiana", c'è scritto a proposito del Sussidiario. Perbacco, che enciclopedia!
Il problema è che hanno avuto la bella idea di reincidere due pezzi per l'occasione, e "Gomma" è uno di questi. Quello che c'era di interessante dieci anni (la new wave) è scomparso, il suono è inutile, banale, inoffensivo. Allora meglio Biagio Antonacci.

Il video di Dandaddy ritrae gente che canticchia "Gomma" sotto la doccia. Probabilmente è questa la dimensione artistica a cui i Baustelle aspirano. Contenti loro..

Canzone 3.5
Video 6.2


Tame Impala - Expectation

0

Category : , , , ,




Ieri dicevo che non mi piacciono i video dove la gente suona, oggi lo ribadisco. È mia ferma convinzione che sia meglio pensare ad altro, a meno che tu non sia Michel Gondry e abbia effettivamente una qualche idea per movimentare la performance. Che poi non è vero, non bisogna per forza essere Michel Gondry. È sufficiente dire «magari ci penso altri tre minuti», quando si decide di girare un video musicale con le riprese del gruppo che suona. In questo caso Clemens Habicht ci ha pensato altri due minuti e 50 secondi e se n'è uscito con la trovata della telecamera a 360 gradi, della foresta appena fuori da Parigi e dei bengala per fare luce rossa di notte. Mmh, non lo so se è abbastanza.. Direi che si salva perchè intonato con la psichedelia dei Tame Impala.

"Expectation" è uno dei pezzi più concreti di un grande debut album, Innerspeaker, che a fine dell'anno sarà sicuramente presente in molte top ten. Uscito a maggio su Modular Recordings è un disco un po' derivativo, dal sound fortemente sessantiano, ma capace di durezza stoner-rock e di melodie WayneCoyniane. Assolutamente da ascoltare per intero. La mia preferita? Forse "The Bold Arrow Of Time".

Canzone 6.8
Video 6.0


Patrick Kelleher & His Cold Dead Hands - Wintertime's Doll

0

Category : , , , , , ,




Questo video ve lo posto per due motivi: il primo, che è una bella canzone; il secondo, che mi ha fatto così male agli occhi che ho pensato fosse giusto vendicarmi su qualcun altro. Sì, perchè è girato giocando sulla mescolanza additiva di colori e sembra di star guardando un film 3D negli anni 80 senza occhialini blu-rossi. Mi riporta indietro nel tempo fino a quando da piccolo andavo a Gardaland a guardare i documentari sottomarini nel cinema tridimensionale. Se andate sulla pagina di Gardaland su Wikipedia lo trovate ancora, fra le attrazioni rimosse.. Nostalgia. Grazie, Sophie Gateau, per avermi regalato un momento d'infanzia.

Dicevo che è bella anche la canzone. "Wintertime's Doll" sta su You Look Cold, disco d'esordio di Patrick Kelleher uscito nel 2009 su Osaka Recordings. È un pezzo folk-tronico, tutto metronomo digitale e violini straziati. Ottimo.

Canzone 7.3
Video 6.8


The Tallest Man On Earth - Love Is All

0

Category : , , , ,




L'uomo più alto sulla Terra è Kristian, uno svedese residente nella cittadina di Leksand (5.000 abitanti). Uno si aspetta che a vivere in Svezia in un posto del genere non si possa che suonare ambient alla Biosphere, invece Kristian suona chitarra/banjo e canta sgraziatamente come un country-folk singer anni 60. Pare un po' Sam Beam.
"Love Is All" sta su The Wild Hunt ed è così bella e intensa che sembra già un classico.

Il video è di Johan Stolpe, che se ho capito bene ha semplicemente comprato delle pellicole Super 8 da un tizio finlandese e ci ha ricavato quello che potete vedere. Direi che sono i filmini della vacanze di una famiglia scandinava quarant'anni fa. Molto tenero.
(come non sopporto i video dove suonano, così mi faccio fregare dall'otto millimetri)

Canzone 7.7
Video 7.0


Canadians - Yes Man

0

Category : , , , , ,




Alla prima visione-ascolto di questo pezzo dell'ultimo album dei Canadians mi sono depresso un po'. Perchè non mi diceva proprio un cazzo, diciamolo. Allora sono andato a leggermi un paio di recensioni per capire se perdere altro tempo con The Fall Of 1960 (questo il nome dell'album) e a sentire Ondarock e Indieforbunnies ne valeva la pena. Ho anche scoperto che potevo ascoltarlo per intero sul sito dell'etichetta. Dopo aver appurato la qualità dell'album ho riascoltato il pezzo senza guardare e ho capito tutto: è il video che non va.
"Yes Man" è un brano molto semplice, ma a cui non mancano le melodie giuste per renderlo radiofonico. Rimane uno dei meno originali del disco, a mio parere.

E veniamo alla nota dolente.. Sono solo io oppure effettivamente i video con le band che suonano sono nel 90% dei casi insostenibili? Inoltre ho la sensazione che in Italia li facciano tutti così.. Peccato, perchè all'inizio con il meta-video-Vimeo mi ero pure incuriosito. Poi solo noia. Dirige Ivan Vania, che per i Bartok il video senza musicisti l'ha saputo fare.

Ah, qua sotto vi metto pure il widget con cui ascoltare tutto The Fall Of 1960. Prego.

Canzone 6.3
Video 5.0




Zucchero - È Un Peccato Morir

0

Category : , , , ,



Ieri, oltre che controllare cosa faceva Devin Sarno su Vimeo, ho anche fatto altro, tipo pensare che ero troppo tenero coi voti. E allora, non appena mi sono interrogato su quale video mi avesse fatto veramente schifo di recente, come un lampo nel buio è apparso Zucchero. L'ho visto in un momento di stanchezza, in cui i riflessi erano lenti e non ho fatto in tempo a cambiare canale. Sarà successo da Mollica o da Fazio.

La faccio molto breve: non so se sia più brutto il video o la canzone. Non c'è il benchè minimo sforzo dietro nessuno dei due. E magari gli effetti con cui le parole compaiono sulle pareti costano anche una barca di soldi. Altrettanto ricca sarà la produzione del disco.

Solo tempo buttato nel cesso. Vergogna.

Canzone 2.0
Video 1.0


P.S.
Le tastiere le suona Jon Hopkins. Che tristezza.

Sia - I'm In Here

0

Category : , , , ,




Ieri gironzolavo per Vimeo quando all'improvviso ho visto che Devin Sarno aveva commentato un video di David Altobelli. «Amazing, David!», c'era scritto. E allora ho deciso di guardarlo anch'io.
«E chi cazzo sono Devin Sarno e David Altobelli?», direte voi. Rispondo: Devin Sarno è un musicista e compositore exp-ambient-cazzi&mazzi; David Altobelli è proprio quello che ha fatto il video in questione. Tutto questo mi serviva per poter parlare di Nels Cline, che ha fatto un disco con Devin Sarno e io un giorno ve ne parlerò.
No, scherzo. Serviva per introdurre Sia, che fino a ieri non sapevo chi fosse. Oggi ho scoperto che è una "Australian soulful jazz-styled pop singer and songwriter". O meglio, quella che canta in "Somersault" degli Zero 7. Se non l'avesse fatto non parlerei neanche di lei, ma quel pezzo lì, quand'era uscito When It Falls, l'avevo messo in tutte le compilation possibili e immaginabili. «Che romantico», direte voi. Eh sì.
Pure questa "I'm In Here" starebbe bene in una compilation, una di quelle tristissime che regalate alle migliori amiche di cui ormai siete visibilmente innamorati, o ai migliori amici di cui ormai siete visibilmente innamorate. Dice infatti, "Can't you hear my call? / Are you coming to get me now? / I've been waiting for / you to come rescue me, / I need you to hold, / all of the sadness I can not, / living inside of me". Lacrime. Purtroppo questa bella versione acustica non sta sull'album, dove invece compare quest'altra. Non male, ma non la metterei nella compilation di cui sopra: è pop becero.

Il video piazza la soulful australiana tutta sola su un aereo verso l'ora del tramonto. Lei non lo sa, ma nessuno lo sta pilotando. Oltretutto qualcosa sta andando a fuoco alle sue spalle e il fumo lentamente invade la cabina. Brutta roba.

Canzone 7.0 (acustica)
Video 6.5 (non così amazing, David)

Sufjan Stevens - Too Much

0

Category : , , , , , ,




Se c'è qualcosa che mi può far venire voglia di credere a Gesù anche per un istante solo, quello è Sufjan Stevens. Ho passato l'adolescenza (cioè il periodo di tempo da quando ho scoperto Sufjan Stevens fino ad adesso) a pensare che "To Be Alone With You" fosse una delle canzoni d'amore più belle del mondo e invece è una canzone su Gesù, che fregatura. Immagino a qualcuno faccia piacere, io di solito canto il ritornello e mugugno il resto. Vabbè.
Dopo due album dimenticabili (A Sun Came, ma soprattutto Enjoy Your Rabbit), il Sufjan aveva inanellato un trio di dischi spettacolari, perfetti (Michigan, Seven Swans e Illinois): c'era tutto quello che si poteva desiderare, dai pezzi minimali solo accordi acustici e voce sussurrante fino agli arrangiamenti barocchi realizzati con grande varietà di strumenti. Poi sono venute un po' di cose che abbiamo trascurato (gli outtakes, il disco natalizio, etc.).
Un mese e mezzo fa, invece, trascorsi cinque anni da Illinois, è uscito il vero nuovo album, The Age Of Adz. Avete presente quando dicevo che Enjoy Your Rabbit è un album dimenticabile? L'ho scritto perchè è fatto di sola musica elettronica (e perchè è basato sugli animali dell'oroscopo cinese, ma pazienza). Ecco, con The Age Of Adz Sufjan è andato a recuperare proprio l'elettronica e ha riempito il disco di distorsioni, sintetizzatori, battiti dubstep e glitches. Il risultato è spiazzante, di una complessità rara, fatta di questi suoni ritrovati e di una scrittura schizofrenica. Da un lato c'è l'anima cantautoriale, ci sono le canzoni, le melodie; da un altro ci sono le dissonanze e le partiture orchestrali degne di tanta musica classica contemporanea; e, infine, le strutture elettroniche, onnipresenti.
"Too Much" è forse uno dei pezzi più accessibili e contemporaneamente più eterogenei. Mostra perfettamente le qualità (e i difetti?) dell'album. Schizofrenicamente mi fa impazzire di gioia e un attimo dopo mi frustra. Boh.

Il video invece mi frustra e basta: fra tutte le cose che questo pezzo è, sicuramente non è electrohiphop da ballare in discoteca o vedere su Mtv, così come il video mi farebbe pensare. Ma forse mi sbaglio io. Diretto da Deborah Johnson.

Canzone 7.0 ?
Video 4.0


Mirah - The Forest

0

Category : , , , , ,




Mirah è una delle migliori amiche di Phil Elverum, o Elvrum come si chiamava prima di cambiare cognome. Botte di vita, eh. Comunque quello dei Microphones e dei Mt. Eerie. Una conoscenza del genere nel mondo dell'indie-rock fa curriculum, anche perchè dall'amicizia si passa a cose come "lui produce i dischi a lei" e chissà cos'altro (nessuna malizia che lei è lesbica). Così è anche per (a)spera, uscito nel 2009 su K Records, ma stavolte le tracce da lui prodotte sono solo tre.
"The Forest" non è una di queste, anche se si potrebbe pensare il contrario: la batteria di Phil, infatti, entra a un minuto dall'inizio trasformando quella che era una ballata elettrica alla Cat Power in un pezzo propriamente rock. La tensione aumenta, le plettrate sulla chitarra suonano più distorte e tra strofe più quadrate e aperture mariachi coi cori si arriva alla marcetta che chiude il brano. Bello, continuamente cangiante.

Il video lo trovo bruttino: il balletto è terribile, privo di ironia; le scene suonate sono inutili. Si salvano un paio di dissolvenze, un po' l'atmosfera. La cosa più bella sono le location: almeno è ambientato in una foresta, come da titolo. Diretto da Lauryn Siegel.

Canzone 6.9
Video 5.2


CocoRosie - Gallows

1

Category : , , , ,




Io le CocoRosie non le sopporto. C'è poco da fare, a delle voci così mi vien solo voglia di tirare degli schiaffi. La musica mi piace anche, scrivono belle canzoni con ottimi arrangiamenti, i suoni sono sempre interessanti. Ma proprio non riesco.
Questa "Gallows" però mi ha convinto: inizia con un rintocco di pendolo e con un arpeggio appena accennato che pian piano cresce d'intensità quando le due sorelle attaccano a cantare. La linea vocale è semplice, loro sussurrano e io non mi innervosisco. Al ritornello salgono di tonalità, rischiano, ma il loro lamento si sposa perfettamente con l'andamento e il tema della canzone.

Forse sono stato convinto più dal video che dalla musica (il disco e la canzone non hanno riscontrato grandissimo successo). L'ha girato con colori gelidi Emma Freeman, film-maker australiana che ha diretto anche qualcos'altro per le CocoRosie. Alterna immagini delle sorelle Casady che cantano seminude, qualche frammento in stop-motion e immagini di due loro alter-ego ottocentesche alle prese con un giovanotto tatuato. Lo sfasamento dei piani temporali ci lascia qualche incertezza circa la storia, ma non può che essere una tragedia: "gallow" è il patibolo e il giovanotto ci finisce, mentre noi realizziamo con inquietudine che le voci vengono dall'aldilà.

Canzone 6.2
Video 7.8


Wolf Parade - Yulia

0

Category : , , , ,




Iniziamo coi Wolf Parade una doppietta Sub Pop, la label di Seattle che forse più di ogni altra è l'Istituzione Indie per eccellenza (Nirvana, Soundgarden, Mudhoney nel passato; Postal Service, The Shins, Iron & Wine nel presente).
I Wolf Parade forse non sono ancora un'Istituzione Indie, ma avevano tutti i documenti in regola per diventarlo: sono un supergruppo formato da membri di Sunset Rubdown, Handsome Furs, Swan Lake, Frog Eyes, Hot Hot Heat e chissà quanti altri; il loro debut album Apologies To The Queen Mary, uscito nel 2005, è solitamente presente nelle classifiche dei migliori album del decennio; loro hanno il look adatto. Purtroppo proprio tre giorni fa hanno deciso di mettersi in pausa a tempo indeterminato, il che diminuisce le vostre probabilità di vederli in concerto nel bar sotto casa e innamorarvi seduta stante (non che ce ne fossero molte di più quattro giorni fa).
Comunque. "Yulia" è presa dal loro terzo album Expo 86, considerato dalla critica come il loro più riuscito a livello di songwriting, poichè se prima la band si divideva in più anime (quelle dei diversi compositori), qui sviluppa finalmente un sound omogeneo. La canzone ne dimostra tutto l'impatto, con chitarre che si aggiungono a chitarre (adoro l'incessante e delicato sottofondo "noise" distinguibile solo verso l'inizio).

Il video è anche più bello della canzone. Racconta di un cosmonauta sovietico dal ciuffo biondissimo e della sua amata che ne segue il lancio nello spazio sul televisore. Qualcosa va storto e lo capiamo perchè la trasmissione si interrompe e viene sostituita da contadine che ballano. Il cosmonauta si toglie il casco (brillante di bellissimi riflessi 2001odisseanellospazieschi) e l'amata se lo mette prima di tuffarsi nella luce anche lei. Girato da Scott Coffey.

Canzone 6.7
Video 7.9


Maximum Balloon - Groove Me

0

Category : , , , ,




Maximum Balloon è David Andrew Sitek, ovvero colui che vi ha fatto piangere e ballare con l'electrorock-soulfunk (o qualcosa del genere) dei TV On The Radio, dove suona tutto tranne le corde vocali. Quest'anno ha pensato di fare un album che non necessiti di suonabilità dal vivo, ma che anzi sia perfetto per il dancefloor. E lo è, perchè mette l'accento sull'electro, ricoprendo le canzoni di strati di sintetizzatori.
"Groove Me" è l'opener del disco, comincia con un beat notturnissimo e, poichè Sitek non suona le corde vocali neanche qua, ci canta Theophilus London, soulrapper di Brooklyn. Poi si aggiungono le chitarrine funk, un po' di colore coi synth e sul ritornello anche gli ottoni, al che non ci si può esimere dallo scuotere testa e chiappe con enorme piacere. Gran singolo.

Carlos Lopez Estrada
dirige il video e si diverte con gli effetti in Chroma Key (il green-screen, dai): prima piazza Teofilo dentro una lavatrice, poi sui panni stesi e infine sulla felpa di Davide. Si finisce in bellezza coi due protagonisti che brindano felici con un liquido color-felpa. Qui c'è il making of.

Canzone 8.2
Video 6.7


Arcade Fire - The Suburbs

0

Category : , , , ,




Cominciamo col dire che non ero un fan sfegatato degli Arcade Fire. Per anni non ho capito come si potesse diventare la band indie rock più famosa del pianeta con singoli come "Neighborhood #1 (Tunnels)": chi aveva pazienza per dinamiche così lente? Chi poteva aspettare fino ai 3/4 di canzone per raggiungere il massimo di intensità? Non io, pensavo. Poi invece sono successe un po' di cose: un giorno mi è capitato di sentire "Neighborhood #2 (Laïka)" mentre cercavo su Youtube qualcosa del film Into The Wild; un altro mi son fermato ad ascoltare la sigla di Otto e Mezzo; e infine è uscito il trailer di Where The Wild Things Are con "Wake Up" come colonna sonora. E io sono crollato: adesso Funeral è un disco che non può mancare neanche dalla mia auto.
"The Suburbs" è la prima traccia dell'omonimo terzo album uscito questo agosto. L'album è più controllato dei precedenti, si chiude in forme più semplici senza per questo risultare più accessibile. È un disco di piaceri sottili, da guadagnarsi attraverso più ascolti. Così è la title-track, pigra nel suo incedere tra accordi di chitarra acustica e di pianoforte, ma tormentata nel falsetto del ritornello. Gli archi e i lamenti della chitarra elettrica gettano definitivamente ombre sulla luce dell'inizio.

E si intona perfettamente il video diretto da Spike Jonze. Piccola premessa: sono sempre stato un fan sfegatato di Spike Jonze (ok, magari i video di skateboard non rientrano tra i miei interessi; diciamo a partire dai Weezer). L'unico difetto del video è che mi lascia un'insaziabile voglia di vedere di più. Fortunatamente pare che il video sia un edit di un cortometraggio girato da Jonze in collaborazione con gli AF e il 20 dicembre, con la sua pubblicazione, dovremmo godere pienamente. Non so voi, ma per me questo è all'incirca il video perfetto: ogni scena, ogni movimento, ogni messa a fuoco, ogni più piccolo dettaglio è degno della massima cura, sempre in armonia coi temi della narrazione. E la narrazione è la stessa per video e canzone, sia a livello di contenuti che a livello di forme e toni. Non capita così spesso.

Meraviglioso.

Canzone 7.7
Video 9.3


Uffie - Difficult

0

Category : , , , ,




Anche di lei non dovrebbe esserci bisogno di parlare: nel senso che, se uno ci pensa, non è bello parlare di una ragazzina di 23 anni nata a Miami ed emigrata a Parigi che a 19 anni ha firmato un contratto per la Ed Banger e da allora è la musa dei dj francesi di quel giro lì. Vabbè, ma sono io che rosico. E neanche vorrei essere la musa dei dj francesi. Poi comunque lei è già divorziata con un figlio, avrà i suoi problemi.
"Difficult" è il quarto singolo tratto da Sex Dreams and Denim Jeans, il suo primo e unico album che, uscito a giugno 2010, raccoglie anche pezzi pubblicati nel 2006. È prodotto da SebastiAn (e quindi i suoni sono notevoli), dura 2 minuti e 53 secondi (e quindi non fa in tempo ad annoiare pur essendo ripetitivo) ed è totalmente inoffensivo. Peccato, perchè sul disco ci son cose decisamente più interessanti: questa con Pharrell Williams, per esempio, oppure quest'altra prodotta da Mr. Oizo.

Il video è meglio, tiene desta l'attenzione con le continue variazioni. C'è Uffie che continua ad attraversare un corridoio di scuola, spingendo a terra ragazze con vinili in mano. A un certo punto compare Freddie Mercury. Il pavimento del corridoio è a scacchi. L'hanno diretto dei film-maker francesi chiamati AB/CD/CD.

Canzone 6.0
Video 6.4

Kid Cudi - Mojo So Dope

0

Category : , , , ,




Allora, di lui non abbiamo neanche bisogno di parlarne: l'abbiamo già amato per i singoli in compagnia delle superstar dell'indie (MGMT e Ratatat) o dell'electro (Crookers-remix e Guetta). Gli vogliamo bene perchè si mette le t-shirt dei Queen, gli occhiali da nerd e i jeans stretti. Adesso ha anche deciso di mollare l'hip-hop e darsi al rock, dopo aver venduto mezzo milione di copie del primo disco solo negli Stati Uniti e dopo aver già superato le 200.000 con Man on the Moon II: The Legend of Mr. Rager (uscito il 9 novembre).
Da quest'ultimo è tratta "Mojo So Dope", pezzo meno spumeggiante di altri singoli, ma ancora una volta stupefacente per la musicalità del rhyming e la semplicità degli arrangiamenti: tra tre accordi di pianoforte e un sample continuo di questo pezzo pop orchestrale, al secondo ascolto si è fregati. C'è poco da fare, è un furbacchione. Il resto del disco procede su toni simili, magari con più elettronica e qualche pezzo più movimentato. Forse leggermente inferiore al precedente, ma aspettiamo che salti fuori e diventi famosissimo un qualche remix da ballare, poi giudicheremo meglio. Intanto continuiamo ad ascoltarlo.

Il video non è male, si vede lui che fuma, beve le cose e le sputa, salta sul palco o nelle camere d'albergo o nei backstage. Insomma, Jason Goldwatch lo segue durante il tour. Niente di eccezionale, ma lo si guarda con affetto perchè pensiamo che sia la sua vita reale.
In realtà mancano i pezzi con la cocaina.
E poi c'ha il cappellino dei Cleveland Indians, mentre io tengo per i Baltimore Orioles. Un punto in meno.

Canzone 7.1
Video 6.3


P.S.
Scusate per aver detto "rhyming".

Eskmo - Cloudlight

0

Category : , , , ,




Eskmo è Brendan Angelides, un produttore di musica elettronica dal sound Warp-Planet Mu (ha pubblicato su tutte e due). Ha suonato con Flying Lotus, con Amon Tobin (> Eskamon). Sul suo sito si può ascoltare tutto l'album omonimo, uscito un mese e mezzo fa su Ninja Tune e contenente il singolo "Cloudlight". Meraviglioso ibrido tra dubstep e funksoul elettronico, tra Londra e la California, non si fa mancare proprio nulla: campanelline psichedeliche, synths sognanti, glitches, breakbeats e voci ansimanti. La copertina fa schifo.

Il video è carino, ci sono un sacco di luci (a volte un po' pacchiane), ci sono ceneri in una cassetta e ci sono i suoi baffi. È girato da Dugan O'Neal, che ha fatto anche questo video con Bigfoot che balla. Balla bene.

Canzone 7.2
Video 6.3

Here We Go Magic - Casual

0

Category : , , , ,



"Casual" è un pezzo di Pigeons, il secondo disco degli Here We Go Magic uscito 5 mesi fa su Secretly Canadian (la stessa di Antony & the Johnsons, Damien Jurado, Jens Lekman e Jason Molina). Decisamente tra i migliori dischi indie rock dell'anno, suona come Sufjan Stevens che canta nei Vampire Weekend.

Il video è diretto da Peking, duo composto da Nat Livingston Johnson e Gregory Mitnick. Per girarlo hanno usato 12 galloni di sangue e liquido amniotico animale. Probabilmente scomparirà da Youtube in un paio di giorni.

Canzone 6.9 (ce n'è di più belle nel disco.. "Collector")
Video 8.1