PJ Harvey - The Words That Maketh Murder

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Scusate, mi ero perso la notizia: ogni traccia dal nuovo album di Polly Jean Harvey avrà un video d'accompagnamento. A saperlo subito avrei dedicato un post anche al video del primo pezzo, The Last Living Rose, uscito ormai oltre un mese fa. Ma poichè non mi aveva detto molto avevo deciso di tralasciare (il video, non il brano).

Ora, però, val la pena di interpretare quelle immagini come tessere di un puzzle che si completerà quando ne avremo tutti e dodici i pezzi. Tanti sono i cortometraggi che il fotografo Seamus Murphy ha girato nel corso di un viaggio di 5.000 miglia (son tante, fateci caso) attraverso l'Inghilterra. Si compone allora una cartografia fotografica che alle immagini aggiunge pochissimo suono, pochi movimenti e zero effetti. Lo stile è quello del reportage, ottenuto tramite l'approccio al suo paese come se fosse terra straniera da parte di un fotogiornalista di fama internazionale, celebre per il suo lavoro in Aghanistan e Medio Oriente. Murphy è vincitore di sei World Press Photo Awards e di un World Understanding Award. Qua potete scoprire il suo lavoro e qua potete leggere un'introduzione ai dodici cortometraggi. Visioni di rara limpidezza.

Della musica di Polly potrei parlarne per ore, ovviamente da un punto di vista personale. Vi racconterei di quanto io sia spontaneamente maschilista in musica, e di come le artiste/musiciste femmine che mi piacciono davvero si contino sulle dita delle mani di un monco. Che ci posso fare? Polly è tra di loro (altrimenti mica tiravo fuori questo discorso). Probabilmente sta pure più in alto delle altre, ma dovrei pensarci su un po'.
Vi racconterei anche di come l'ho ascoltata la prima volta con Nick Cave, di come mi sono innamorato di lei attraverso la fidanzata delle superiori, del sesso con To Bring You My Love, etc. Però stamattina ho altre cose da fare. Vi basti il numero qua sotto. Facciamo che vale anche per "The Last Living Rose".

Ah, solo due cose.
La prima: John Parish, Mick Harvey, Mark Ellis.
La seconda: non fate confusione, lo strumento che suona Polly è un autoharp, non uno zither.

Canzone 8.3
Video 8.0
(l'opera complessiva)

1 commenti:

trevor ha detto...

man mano che escono vi posto anche gli altri video.

la title-track, "let england shake".

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